Oggi intervistiamo uno dei più longevi giocatori di Swos online in assoluto, con oltre di 10 anni di militanza attiva nelle varie comunità italiane.
Gioco fantasioso e spumeggiante, tra i suoi successi annovera due prestigiose Elite Cup: benvenuto Poborsky!
1. Per rompere il ghiaccio, dicci qualcosa su di te.
Mi chiamo Maurizio, ho 33 anni (classe 1980) e sono di Roma, e ovviamente tifo la prima squadra della capitale…la Lazio
2. Come e quando hai conosciuto Swos?
È una domanda a cui rispondo con particolare piacere: l’ho conosciuto nei primi anni ’90 a casa di un caro amico che aveva l’Amiga (io invece il Commodore 64) e ci si trovava sovente il pomeriggio a casa sua per giocare e fare tornei anche con qualche altro amico. L’invaghimento per il gioco fu immediato… Ricordo un aneddoto in cui un pomeriggio ci si trovava a casa del suddetto amico in quattro o cinque amici, stavolta non per giocare ma per guardare un film… Beh loro guardarono il film io rimasi davanti all’Amiga a giocare a Sensible ! Ricordo questi momenti con molto piacere poiché quell’amico che mi ha fatto conoscere Swos ora non c’è più, e tra le tante cose che abbiamo condiviso in giovinezza c’è stato anche questo mitico gioco. Passato qualche anno ebbi il mio primo pc e acquistai Swos 96-97… e lì fu l’apoteosi. Altro aneddoto bellissimo da ricordare: megasegone al liceo e tutti a casa di un compagno che aveva anche lui Swos per PC, scattò un maxitorneo ,eravamo tipo dodici persone. Una cosa clamorosa.
3. Da quanto tempo giochi a Swos on-line?
A Swos on-line gioco dai primi anni 2000 (per la precisione dal 2003/2004) grazie al primo sito italiano dedicato a Swos cioè Swositalia, prima su piattaforma Gens e poi Winuae .
4. Com'è cambiato il tuo stile nel corso del tempo, soprattutto dopo aver scoperto il gioco on-line?
Il mio stile è cambiato appunto nel passaggio dal gioco off-line con Swos Pc all’on-line con i vari emulatori. Il confrontarsi con un avversario in carne ed ossa è totalmente diverso che affrontare il computer, ma non nascondo che però, nella minoranza dei casi, sia più facile battere un avversario umano . Lo stile di gioco che mi contraddistingue si è comunque sempre basato sullo sfruttamento delle fasce, che sia per il cross o meno; ritengo che in Swos sfruttare a pieno le corsie laterali sia il modo migliore di stanare la difesa avversaria sconquassandone il posizionamento; poi ,come nel calcio vero, crossando dal fondo si mette spesso in seria difficoltà l’avversario. Comunque sia mi piace da sempre provare a ricreare in Swos situazioni reali del calcio vero.
5. Pensi di dover migliorare ancora in qualcosa o hai raggiunto il massimo del tuo potenziale?
Sicuramente potrei migliorare molto ,soprattutto in fase difensiva, ma credo che ormai questo sono e così rimarrò, anzi bisogna stare attenti a non peggiorare !
6. C'è un giocatore che ammiri in modo particolare e a cui vorresti rubare qualche colpo?
Di giocatori fenomeni ce ne sono parecchi , mi piacerebbe avere la facilità nel gioco aereo di Retri così come la cinica metodicità di Atchoo.
7. Essendo a volte le due cose strettamente collegate ti chiedo: qual è il tuo ricordo più bello legato a Swos e la partita migliore che tu abbia mai giocato?
I ricordi più belli sono quelli descritti prima, inoltre la vittoria della seconda Elite Cup contro Retri, che ritengo possa essere considerata la partita migliore.
8. Sei un giocatore di alto livello, tuttavia qualche delusione l'avrai provata anche tu...
Delusioni non poche: non l’essere riuscito ancora mai a vincere un campionato di serie A nonostante spesso ci siano stati i presupposti.
9. Cosa ti spinge a giocare ancora a Swos e cos'è secondo te che a distanza di 20 anni lo rende ancora appetibile rispetto ad altri titoli?
Mi spinge il fatto che mi diverto ancora, e credo che il segreto sia nella sua apparente semplicità che però nasconde tantissimo altro a livello di giocabilità.
10. E per finire, dai un consiglio alle nuove leve che per la prima volta si affacciano alle competizioni on-line dedicate a Swos.
Se volete migliorare è necessario allenarsi parecchio , ma senza farne un’ossessione. Inoltre è sempre utile prendere spunto dai più esperti e seguire i loro consigli; allo stesso tempo non badate alle prime cocenti sconfitte, in futuro sarete voi ad infliggerne ai neoiscritti da svezzare
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