L'INTERVISTA DEL MESE: KRIPKY80, UN UOMO IN FUGA (DA NOI)

Dopo la cena siamo riusciti a convincerlo a fare l’intervista. Siamo oggi qui con uno dei giocatori più longevi di casa Swosit, Simone Benedetti per tutti Kripkry80.

Simone grazie di essere con noi, rompiamo subito il ghiaccio, da quando sei iscritto a Swosit e partecipi alle nostre competizioni?

Mi sono iscritto ad Agosto 2015 al sito ed ho subito preso parte alla carriera online di Settembre, la Stagione 20: una bellissima serie D

Bene ad agosto saranno 4 anni. Raccontaci come sono passati, un sorta insomma di tuo curriculum di Swosit vittorie sconfitte gioie e dolori.

In questi anni ho partecipato a tutte le stagioni della carriera online e tutti gli Special Event. Ho partecipato anche alle Ssl, poi mi sono preso una pausa forzata, in quanto non ho potuto giocare nel mese di settembre e sono stato giustamente escluso. Purtroppo, sono stati più dolori che gioie. Il livello degli avversari è sempre stato alto e non sono mai riuscito a raggiungere un livello di gioco tale da permettermi di competere per una vittoria importante. Credo di aver vinto un campionato di C2 e se una SSL Champions Cup battendo in finale un ostico Matteobuse. Il mio periodo migliore è stato quello iniziale, come le 4 promozioni consecutive della serie D alla A. Poi credo di non essere riuscito a migliorarmi molto, anche perché il tempo dedicato al gioco è diminuito. Se sono ancora qua oggi è perché al di là delle vittorie e le sconfitte, mi diverto a giocare e mi piace far parte di questa community: ogni volta che gioco è un po’ come tornare in dietro nel tempo e rivivere quelle sensazioni che provavo nella mia adolescenza.

Ti ricordi una vittoria in particolare e di contro una sconfitta in questi quasi 4 anni?

Come accennavo prima la vittoria della SSL Champions Cup contro Matteo Buse in finale, uno dei miei pochi trofei conquistati ed è stata quindi una bella soddisfazione. Le sconfitte sono state tante e quindi bruciano tutte sul momento. Quella che mi ha fatto più male è stata forse nella stagione 29, la semifinale di Federation Cup: con il mio PSV Vivo d’Orcia in serie B, ho sfiorato l’impresa battendo diverse squadre di serie A, ma la mia corsa si è fermata proprio ad un passo dalla finale.

Continuando parlando di online ma da cosa deriva il tuo nickname?

Non ha una derivazione precisa, è più un gioco di parole che facevamo da ragazzi nel nostro gruppo. Chiamavano tutti con parole che avessero tante K e tante R, kropkre, krepkre, kroepkri, alla fine a me piaceva kripkry e l’ho tenuto. È un no-sense in pratica, una parola a caso. P.S. Spero che Massyx con questa intervista impari a scrivere il mio nick, lo sbaglia tutte le sante volte!!.

Prima dicevi che ti piace giocare ancora per “tornare alla tua infanzia”, raccontaci quando hai conosciuto Sensibile Soccer e qual'e’ seconde te la sua caratteristica che costringe noi, ormai quarantenni, a giocarci ancora a distanza di più di 20 anni?

Ho conosciuto sensibile soccer nel lontano 92 e fu subito amore. Un mio compagno di classe aveva l’Amiga 500 e ci invitò a casa sua per giocare dopo scuola. Mise questo giochino pixellato, bruttissimo al primo impatto da vedere, ma alla prima partita, aveva qualcosa di straordinario che ti teneva incollato allo schermo. Abbiamo giocato per mesi, il gioco aveva delle lacune è per un po’ abbiamo smesso. L’uscita di Sensible Word Of Soccer ha consacrato la saga. Mi feci regalare per Natale un Amiga 600 con il mio primo Joystick arcade: L’eledis Millennium (bellissimo). Ho giocato anni con quella versione, facendo milioni di carriere offline e provando tutte le squadre. Spesso sfidavo mio cugino per mettere alla prova il mio gioco in sfide 1 contro 1 e vedere se fossi migliorato. La sua giocabilità, un tasto fire e una leva per realizzare azioni e gol sempre diversi, lo rende ad oggi ancora attuale. Difficile stancarsi, non c’è nulla di ripetitivo ed ogni partita ha la sua storia. Forse è proprio l’online ad avergli dato una nuova vita: mettersi a confronto con giocatori diversi, che ti permettono di vedere e provare azioni e gol sempre nuovi. Oltre a questo una certa dose di follia, perché a 40 anni, tra impegni vari lavoratovi familiari, se racconti che passi del tempo in chat per prendere appuntamenti per giocare ad un giochino del 95, fanno fatica a non segnalarti per una buona casa di cura.

Bene concludendo parlaci un po’ di te.

Ho 38 anni, vivo a Monteroni d’Arbia provincia di Siena, sono un ingegnere informatico e lavoro nel campo delle Telecomunicazioni (VoIP). Dopo aver giocato per anni nella gloriosa squadra amatoriale PSV Vivo d’Orcia, composta da un bellissimo gruppo di amici, sono tornato da cinque anni a giocare nella squadra del mio paese. Siamo partiti dagli amatori, poi la terza categoria (vinta) e quest’anno la seconda. Penso sia arrivato il tempo di appendere le scarpette al chiodo. Mi piace andare a correre e stare all’aria aperta. E nei minuti liberi c’è sempre SWOS, tra gli sguardi increduli della mia compagna che mi sopporta e del mio gatto che mi accompagna nelle partite, vive perennemente sopra il modem, talvolta passa sopra la tastiera o davanti al monitor prendendosi varie imprecazioni.

Bene Simone ti ringraziamo del tempo che ci hai dedicato e buona continuazione su Swosit.

Grazie, colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff per il prezioso lavoro che svolgete, permettendoci di coltivare questo divertente passatempo.