atchoo ha scritto:
Il punto sollevato da Tsubasa è comunque interessante.
Qua e nelle community precedenti si è spesso parlato di questi famigerati "gol tutti uguali", "gol polacchi", ecc. ecc., ma altrettanto spesso ci si è dimenticati di *come* ci si arriva a quei tiri: c'è chi prova, come Tsubasa, a imbastire una trama di gioco che vada al di là del lanciare in verticale per scavalcare il centrocampo/correre dritto per dritto verso la porta avversaria sperando di vincere i tackle e, secondo me, è un merito tanto quanto un gol di testa.
Se poi è
cheap segnare in diagonale o a L lo è anche scegliere tre D a protezione della propria area, come fanno i 523isti e i 541isti.
E gli esempi potrebbero continuare, ma credo di essermi spiegato.
NOTA BENE: le mie sono solo osservazioni, la mia idea è che ognuno debba essere libero di giocare come preferisce, finché la cosa lo diverte (altrimenti che senso ha?), senza che nessuno gli rompa le scatole per come segna, come gioca, il modulo che sceglie e via dicendo.
L'unica cosa che mal sopporto è il fallo sistematico, dato che il bilancio infortuni/cartellini rossi pende a favore dei primi e che è soprattutto una pratica anti-divertimento quando esagerata.
Ah, pure gli autogol.
Parlammo principalmente di questo (ma anche delle parti non evidenziate) la prima volta in assoluto (2012) che mi affacciai sulla chat della community italiana, se ricordi.
Entrambi avevamo una visione chiarissima della cosa: prendi sempre lo stesso goal? Impara a difenderlo.
E per mettere un punto alla questione concordammo che se Swos ti permette di segnare ripetutamente lo stesso goal, la "colpa" è degli sviluppatori che l'hanno creato così, non certo di chi gioca.
Ma anche questo è un falso problema, dal momento che non esistono goal indifendibili e quindi catalogabili come bug.
Quindi la soluzione è sempre quella di allenarsi e cercare di migliorarsi, ma tenendo a mente che pur con tutto l'allenamento e i miglioramenti possibili, ci può essere sempre quello più bravo di te, semplicemente perché è più portato per il gioco.
Ripeto poi: se sapessi segnare in 2 o 3 modi con precisione robotica, probabilmente vincerei il 90% delle partite, ma non mi divertirei; la cosa comunque è soggettiva e dipende dalle motivazioni con cui ognuno di noi gioca.
Circa i controller: ci sono ottimi giocatori sia con la tastiera che con joypad e joystick, quindi mi dispiace Tsubasa, ma le tue argomentazioni sono presuntuose/pretestuose.
Per quanto mi riguarda, con la tastiera sono assolutamente negato è proprio una cosa che non fa parte di me; giochicchiavo col joypad ma sentivo di essere all'80% del potenziale e la cosa ovviamente si rifletteva sui risultati.
Ho quindi cominciato la ricerca del joystick adatto e dopo varie prove ne ho individuati 3, di cui solo 2 purtroppo ho potuto provare in modo assiduo: il tac-2 (fantastico, ma appunto rottosi quasi subito), il Maverick e l'albatros.
Parlando di questi ultimi 2 e riagganciandomi a quello che diceva Savorgnano, è incredibile vedere come pur avendo un ottimo feeling con entrambi i controller, lo stile di gioco cambi e quello che ti riesce con uno non ti riesce con l'altro e viceversa.
Mia personalissima esperienza: il Maverick rappresenta la precisione e la tecnica, il lancio di 40 metri che arriva sulla testa dell'attaccante che insacca in tuffo o in piedi, l'ordine in difesa, il controllo del giocatore giusto al momento giusto.
L'Albatros è la duttilità e la fantasia, i cambi di direzione rapidissimi, i passaggi nello stretto, le combo di testa.
Prima che mi ritirassi io e Poborsky (
tastierista e molto bello da vedere, per chi non lo sapesse) ci davamo appuntamento la domenica pomeriggio per una serie di amichevoli all'ultimo sangue e spettacolari; alternavo i joystick e comunque venivano fuori match con caratteristiche diverse ma tutti di alto livello.
In sostanza, penso di aver espresso il 95% del mio potenziale solo dopo 3 anni di gioco estremamente assiduo e dopo aver prima immagazzinato svariati metri cubi di batoste, ma mai mi sono sognato né mi sognerei di dire: "Gioco meglio e sono più forte, ma gli altri vincono perché hanno imparato tutti il medesimo goal."