Il pazzo mercato del Logia
I colpi messi a segno sul finire della passata stagione, potevano far pensare che il mercato del Logia Castagnola fosse già buon punto.
La fine naturale del contratto di Hugo Almeida senza nessun tentativo di rinnovo da parte della società, che aveva scatenato vibranti proteste dei tifosi castagnolesi (ma soprattutto delle babbione castagnolesi), era stata messa a tacere dall'inaspettato acquisto di Borini e soprattutto dall'arrivo di un top player come Daniele De Rossi. La squadra era stata anche provata con soddisfazione un po' da parte di tutti, che avevano visto una buona intesa a centrocampo tra i vari Aquilani, Candreva e De Rossi, e un buon attacco formato da due punte vere come Destro e Borini, e con un Diamanti pronto ad entrare, anche per giocare dietro i due attaccanti.
Invece, guardando ora la formazione di partenza, il mercato castagnolese era solo alle prime luci, o ombre a seconda dei pareri.
La rosa del Logia Castagnola nella Stagione n°20
Tutto ha inizio con una dichiarazione del presidente Savorgnano, proprio lui, l'odiatissimo rivale del Forlino, che annuncia il rinnovo del prestito di Candreva, e l'arrivo sempre in prestito di Borini al posto di Destro. Il presidente nega, salvo poi firmare i suddetti contratti pochi giorni dopo. Castagnola resta a guardare.
Una strana operazione viene messa a segno col presidente Mercs83, presidente dei Fighting Eleven: viene preso in comproprietà il portiere Agazzi, per una cifra abbastanza sostanziosa, e inoltre campani si riservano di decidere se il portiere tornerà a loro nella prossima stagione per la stessa cifra, o se rimarrà a Castagnola per un altro bel gruzzoletto. L'operazione appare un azzardo, Consigli ha sempre dato buone garanzie, ma viene messo in disparte, e in seguito ceduto con un'altra comproprietà molto meno onerosa, alla Salernitana1919. Insieme a lui, finiscono in prestito il centrocampista Lodi e il secondo portiere, l'emiro Ahmed Shambai, giocatore mai troppo gradito a nessuno qui nei dintorni (più volte accusato di vari atti poco ortodossi, tipo rubare uova o pollame), che viene ceduto a titolo definitivo. Castagnola continua a restare a guardare.
Il silenzio dei tifosi, finisce pochi giorni dopo, e i calciatori danno una grossa mano in proposito: Destro e Diamanti, che sarebbero dovuti essere la coppia d'attacco, hanno un brutto diverbio, e solo l'intervento dell'Alpino che usa i suoi soliti metodi (faccia nel fango per entrambi), placa gli animi, ma è chiaro che tra i due non corre buon sangue. Il consiglio castagnolese si riunisce: Destro è stato un investimento molto importante, ma Diamanti è una pedina insostituibile, miglior giocatore in Stagione n°18 e grandissimo uomo assist. Destro viene cacciato.
Il presidente sonda il mercato, e decide in fretta: Insigne. Il napoletano non è una prima punta, ma probabilmente il gioco ne gioverebbe, avendo due attaccanti tecnici, leggeri e veloci. Anche in previsione del ritorno di Borini in Stagione n°21. Sembra tutto fatto, ma all'improvviso si inserisce lo SWoS Barça del presidente Ruhbi che firma col giocatore lasciando a bocca asciutta il Logia. Panico per tutta Castagnola, viene richiamato d'urgenza Destro, e si cerca di risanare le ferite, ma il discorso è chiaro: o lui o Diamanti. Oltre a questo, il presidente sembra aver messo il cuore su Insigne e inventa un'operazione inimmaginabile e molto costosa: contatta il presidente Ruhbi, e gli propone lo scambio Insigne per Diamanti più fanta-Euro. La trattativa è lunga e laboriosa, ma è di queste ore la notizia che Insigne è un giocatore del Logia.
Giorni di giubilo questi nel paesello piemontese, o almeno così dovrebbe essere visto che domani sarà la festa patronale, ma le vicissitudini di mercato, alle porte della stagione, hanno lasciato un po' sbigottiti tutti quanti. Per il paese non si sente volare una mosca, speriamo che la partitella di domani tra le vecchie glorie, porti un po' di buon umore tra i paesani. Il presidente ha promesso che scenderà in campo con la sua vecchia maglia nera, pronto a rivivere i bei tempi andati, quando era lui in persona a togliere di mezzo dubbi e avversari con poche "giocate". Tutto in attesa dell'inizio della stagione, e come ha detto l'Alpino poche ore fa: «a n'à vegrumma dé bèle!»