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gaetanopio ha scritto:
Non ricordo una partita ben giocata....tanti nomi ma poco spettacolo,eravamo molto meglio all europeo 88
Tra l'altro rubammo alla Cecoslovacchia senno' finivamo secondi nel girone

Grande italia! Mi ha davvero sorpreso..però adesso non bisogna fare come 2 anni fa

Alle 15 Italia -Svezia, la temuta seconda partita quando segue un esordio vincente, quella dove notoriamente ci complichiamo la vita per un calo di concentrazione/motivazioni e un'eccessiva fiducia nei nostri mezzi.
Mi auguro solo che i nostri entrino in campo con la voglia di continuare a stupire, anche perché c'è da cancellare un fastidioso ricordo di 12 anni fa.
Se invece cominciamo a pensare che la Svezia è inferiore al Belgio e che non avremo problemi a batterli è quando ci fanno tornare immediatamente nei ranghi (2002, pur con due goal regolari annullati, 2006 e 2014 docet).
La Svezia entrerà in campo indiavolata, l'atteggiamento sarà identico a quello da noi avuto contro il Belgio; confido nelle doti di motivatore/pompiere di Conte, bravo come pochi a caricare la squadra e a spegnere facili entusiasmi ed esaltazioni collettive.
La condizione fisica sarà ancora buona, vale quindi la pena approfittarne per chiudere subito il discorso qualificazione e far riposare i più spremuti nella terza partita.

guerriero1974 ha scritto:
D'accordissimo con te sull'italico pensiero, ma per quanto riguarda Spagna e Germania (se non altro a livello di nazionali) entrambe hanno avuto i loro problemi e hanno faticato parecchio per emergere (Spagna) o tornare al top (Germania).
La Spagna fino al 2008 non è praticamente mai esistita, recitando un ruolo di eterna incompiuta, la Germania invece dopo le magrissime figure rimediate nel 1998 e nel 2000 ha cominciato un lungo lavoro di ricostruzione dai vivai ai piani alti che l'ha portata a diventare campione del mondo nel 2014 a 24 anni dall'ultimo trionfo e a 18 dall'ultimo successo in assoluto.
Per inciso, è vero che nel 2002 arrivò in finale, ma quel mondiale farsa non l'ho mai preso in considerazione per fare valutazioni oggettive.

Conte è bravo a non adagiarsi sugli allori ma è un'arma a doppio taglio.

Secondo me bisogna scendere in campo con la consapevolezza di essere una squadra forte e capace e superiore alla Svezia..tutto senza sottovalutare e con il massimo della concentrazione.

Se invece si va a giocare con il pallino in testa "oddio, dobbiamo stare attenti...questi sono forti...caghiamoci addosso...eccetera", si rischia di fare la fine dei mondiali 2014 nei quali abbiamo affrontato Costa Rica e Uruguay con il panico totale....PAURA DI PERDERE CON IL COSTA RICA !!! E abbiamo pure perso alla fine ahaha

Spaced ha scritto:

Forlino ha scritto:

Mi vengono due esempi semplicissimi, Guerriero: prendi le due formazioni del Barça nelle due ultime finali di Champions League prima della sentenza Bosman: togli Laudrup, Stoichkov e Koeman a quella che affrontò la Sampdoria nel '91 e Romario, Stoichkov e Koeman a quella che affrontò il Milan nel '94, e ti accorgerai che quel che resta è ben poca cosa, mentre se togli Katanec, Silas e Cerezo alla Samp e Savicevic, Boban e Desailly al Milan, quelle che restano comunque due grandissime squadre con grandi nomi come Mancini, Vialli, Pagluca, Maldini, Albertini, Panucci, Donadoni. La realtà è che la Spagna fino al 2008 è stata un'incompiuta solo per i giornalisti, mentre presentava sempre squadre mediocri, con difensori lentissimi (anche nelle loro massime espressioni come Hierro e Abelardo) e tatticamente impreparati rispetto a certi nomi come Stam, Thuram, Nesta, Kholer o altri che giravano per l'Europa, attaccanti che segnavano solo quando circondati da fenomeni (vedi Raul con Zidane dietro, a sinistra Roberto Carlos e a destra Figo), e discreti centrocampisti come Guardiola o Mendieta, ma non certo a livello di Matthaus, Davids, Deschamps e non vado oltre. Poi all'improvviso esce una generazione di fenomeni e non solo nel calcio, in tutti gli sport. Ora, tante nazionali hanno avuto buone generazioni, come la Bulgaria che presentò una grande squadra a USA '94, o la Jugoslavia che avrebbe presentato probabilmente la squadra più forte a Euro '92, ma avevano comunque 7-8 grandissimi, non 25-30 giocatori che sarebbero titolari in tutte le altre nazionali. 'sta cosa puzza troppo.

Forlino ha scritto:
Quoto ogni tua parola, ma sul puzza troppo a livello nazionale non sono del tutto convinto sulla Spagna. La Spagna sta dominando in tutti gli sport, anche dove un aiutino esterno non serve a niente ( Alonso formula 1 e piloti motogp). Nel calcio inoltre quello che hanno vinto a livello nazionale lo devono a giocatori dalla tecnica immensa e non ad atleti fuori dal comune. Nel Basket hanno una grandissima nazionale, ma anche li con giocatori con tecnica immensa. Sul tennis (Nadal) e ciclismo ( Contador) dei dubbi invece li ho...

Tecnica immensa Xavi e Iniesta, tutti gli altri tecnicamente sono normali, Xabi Alonso è un buon Guardiola, picchia un po' di più, ma è simile, David Silva è ha una buona tecnica in corsa, ma non immensa. Il fatto è che questi non stanno mai fermi, e grazie a questo fanno azioni da calcio a 5, in un campo a 11, a partire dai difensori, fino al falso nueve. Tengono dei ritmi assurdi per tutto un torneo. Poi c'è gente come Puyol che all'improvviso è esplosa, mettendo su un fisico e una forza mostruosi. Mentre tutti i nostri grandi difensori a 20 anni giocavano già come dei veterani, lui è esploso all'improvviso, un po' come raccontava anni fa in un'intervista Davide Fontolan. Poi ancora ci sono i casi Messi e Ronaldo. Il primo quando è nel Barça mi sembra più forte di Maradona, sempre decisivo, finali di Champions comprese, mentre nella seleccion fa intere partite camminando per il campo, e quando ha avuto l'occasione di dimostrare di aver superato Diego, ha fatto una partita da pidocchio più che da pulce, mentre Diego aveva vinto un mondiale complicatissimo, con una squadraccia mai così priva di stelle, regalando gol e assist a grappoli dalla prima all'ultima partita. Parlando di CR7, il caso è doppio: praticamente nullo in tutti i tornei con la nazionale (che, per carità, non lo aiuta un granché), dopo essere arrivato al Real è diventato un alieno, ha una media che a Manchester non aveva mai avvicinato neanche nelle stagioni in cui era già un grandissimo. Troppe cose che non mi quadrano.