Forlino ha scritto:
Sì, l'errore non è da Baggio, da lui ti aspetti che punti la porta, salti il portiere in uscita e depositi a porta vuota come contro la Spagna. Baggio in quella partita era fortemente debilitato, considerando che da lì in poi Sacchi non si è mai fatto scrupoli a non dargli più chance, era meglio buttare nella mischia Signori che era uno dei più freschi avendo giocato poco, e che con la Norvegia aveva giocato una grande partita da attaccante. Ma vanno dette altre due cose: una grossissima occasione capitò anche a Massaro e pure lui tirò frettolosamente dopo aver vinto uno strano contrasto con Aldair, il suo tiro finì in bocca a Taffarel, portiere non irresistibile come hai detto, ma buon para rigori (anche a France '98 parò su De Boer e Cocu), e anche Massaro sapeva fare di meglio e soprattutto dobbiamo ricordarci che l'occasione migliore della partita capitò su piedi del miglior giocatore del mondiale, Romario, che con Pagliuca fuori causa e con davanti il solo Benarrivo in un tentativo estremo di scivolata, calciò clamorosamente a lato un'occasione colossale. Tutto sommato da Romario ce lo si può aspettare un errore, nell'arco della sua carriera, fece gol meravigliosi, saltando come birilli avversari, e con pallonetti davanti ai quali i cucchiai di Totti sono ben poca cosa, ma sbagliò per sufficienza o sbruffonaggine gol banali, e ne sbagliò uno clamoroso anche in semifinale con la Svezia. Mentre Baggio è sempre stato freddissimo davanti al portiere.
Ricordo perfettamente tutta la partita mio malgrado, e anche sul tiro di Massaro rimasi alquanto perplesso, solo che appunto lui era Massaro (con il dovuto rispetto) e Baggio era Baggio.
Massaro era il più classico degli opportunisti, quello che giocava sull'errore dell'avversario, quello da colpo a sorpresa, da anticipo bruciante sul difensore; lì gli si era aperto un varco inaspettato a seguito appunto di uno strano contrasto con Aldair e quello che rimase più sorpreso di tutti fu proprio lui.
In quel caso non doveva limitarsi a spingere la palla in rete o a cogliere il portiere in fallo, doveva correre per qualche metro, avvicinarsi alla porta e cercare di bucare Taffarel che nella circostanza era ben posizionato; troppo forse per uno con le sue caratteristiche e con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.
Poi non fraintendetemi, a me Massaro piaceva molto, ma di certo quella situazione non era il suo tipo di occasione preferita.
Inoltre Massaro aveva dimostrato ampiamente sia nel Milan che in nazionale di fare la differenza quando veniva schierato a partita in corso (non a caso in quel mondiale goal al Messico, su meraviglioso lancio di Albertini, un minuto dopo il suo ingresso in campo), mentre se partiva da titolare era un giocatore qualunque e finiva presto la benzina.
Io molte colpe le dò anche alla testardaggine di Sacchi, il quale con Casiraghi a corto di ossigeno dopo la semifinale con la Bulgaria, invece di schierare la formazione migliore con Signori in attacco, ripiegò appunto su Massaro.
Tutto questo perché come raccontò alcuni anni fa Beppe Signori, lui disse a Sacchi che se doveva schierarlo da ala sinistra preferiva non giocare e Sacchi lo prese in parola.
Di altri allenatori si può dire di tutto, Capello antipatico, Mancini spocchioso, Trapattoni anti-calcio eccetera, ma è gente che in alcuni casi ha saputo scindere le questioni personali dall'interesse della squadra, schierando e vincendo partite con calciatori con cui c'erano stati attriti, diverbi o vere e proprie risse.