È stato un grande allenatore, Yasha. Prima di lui non si era mai visto un pressing simile. Certo, il Berlusca gli ha messo a disposizione dei giocatori eccezionali. Il Milan si è trovato in casa cinque (Baresi, Maldini, Tassotti, Costacurta e Filippo Galli) dei sette difensori migliori d'Italia (solo Bergomi e Vierchwod giocavano in altri team), ha poi comprato Donadoni che era uno dei giovani migliori in assoluto del panorama europeo, ha creduto in Ancelotti che la Roma credeva rotto, e poi ha comprato i primi due olandesi. Van Basten saltò completamente l'anno dello scudetto, ma Gullit si dimostrò un atleta formidabile. Sconvolse completamente il concetto di 10, era tecnico e velocissimo allo stesso tempo, mettici insieme che era alto 186 cm e più di 80 kg, aveva uno stacco imperioso, non si era mai visto un atleta del genere applicato al calcio. Esattamente come però non si era mai visto uno stile di gioco come quello proposto da Sacchi. Non si vincono la serie A e due coppe dei campioni consecutive con un allenatore scadente, e in quelle due coppe, ebbe fortuna solo contro la tremenda Stella Rossa di Stojkovic, Savicevic, Prosinecki, Jugovic, Mihailovic e Pancev, tutte le altre avversarie, vennero completamente distrutte. Quando nella seconda stagione di Sacchi, rientrò Van Basten e fu comprato Rijkaard, il giocattolo raggiunse la perfezione. Ma attento, è sbagliato dire che Sacchi vinse solo per i tre olandesi. La struttura della squadra era comunque eccezionale, e Gullit e Van Basten saltarono moltissime partite per le loro fragili articolazioni. Quando i tre olandesi lasciarono posto a Desailly e agli slavi, e Sacchi venne sostituito da Capello, lo zoccolo duro era lo stesso, e anche i risultati. Sacchi resta un grande allenatore, se nel calcio ci fossero stati solo cyborg senza coscienza, sarebbe stato davvero il più grande. Invece il calcio è fatto da uomini e lì si dimostrò meno bravo di tutti quelli che hai elencato, quando litigò con Van Basten, quando non convocò Vialli, Mancini, Bergomi e Panucci, o quando mandò via ancora Panucci appena tornato al Milan.