Ancora un mercato deludente
È appena iniziata la fase di mercato della Stagione n°24, e salvo colpi di scena, il Logia ha già terminato le sue operazioni. E già, il presidente sembra essere tornato agli albori, quando in Stagione n°15 faceva la squadra al risparmio, neanche i fanta-Euro fossero veri e fossero suoi.
Dopo l'acquisto di Belotti già concluso a fine Stagione n°23, ci sono semplicemente state delle cessioni in prestito di giocatori in esubero, riducendo ai soliti sedici elementi schierabili, la rosa a disposizione dell'Alpino.
De Rossi è tornato al Ninja FC come era già successo per due stagioni con soddisfazione di tutte le parti. Lo seguirà De Silvestri, al quale è stato ancora una volta preferito Zappacosta come titolare. A proposito della squadra del presidente MarcoAlfa, è stato ufficializzato il gemellaggio dopo svariate stagioni di ottimi rapporti.
Il nuovo acquisto Belotti, come era prevedibile, giocherà in prestito questa stagione, con lo scopo di farsi le ossa, nelle categorie inferiori. Lo farà nel DNA Granata, in Serie D. Il presidente ha commentato così: «Belotti è molto giovane, e la coppia Borini-Immobile, obiettivamente è attualmente intoccabile. Lo abbiamo preso perchè siamo convinti che in futuro potrà essere un titolare, per questo deve giocare, e quale miglior squadra di questa (DNA Granata ndr.)?»
Fino a qui tutto bene. La mossa che ha mandato su tutte le furie l'Alpino è la nuova cessione in prestito di Destro. «Què fiö lé, l'è bon, l'ia da tgnì. Umma tribüló dui ani per fal gnì, e oa cu seggna da tut'i canton, al dam via...» che tradotto significa più o meno «Destro è forte, era da tenere. Abbiamo investito due stagioni per farlo crescere, e ora che segna dovunque vada, lo cediamo...» Le parole del mister non lasciano dubbi, nonostante Borini e Immobile abbiano fatto sfracelli la scorsa stagione, lo avrebbe voluto in squadra, magari anche come riserva visti i numerosi infortuni capitati alla coppia d'attacco. Alla fine Destro è andato in prestito all'Emoglobintrotter del presidente Rei. Era una trattativa data per fatta da tempo, a quanto pare la svolta c'è stata quando il presidente Rei si è presentato a Castagnola accompagnato dal suo cyborg, un certo Piromallo, maestro di arti marziali, con l'intento di convincere con le cattive il presidente Forlino. E l'affare si è concluso rapidamente.
È stata così presentata la rosa ufficiale, che sostanzialmente è identica a quella della passata stagione.
La rosa del Logia Castagnola nella Stagione n°24
Quanto al modulo che utilizzerà l'Alpino, è inutile farsi illusioni di 4-3-3 o 5-2-3, ormai sia Insigne che Benassi hanno capito l'antifona: giocheranno fuori ruolo in posizioni che non gradiscono, sperando che col tempo crescano in questi ruoli a loro non congeniali. Insigne giocherà dietro le due punte, con compiti di copertura e di pressing, mentre Benassi andrà largo a sinistra. Per due volte ci siamo fidati dei proclami del presidente, ma dopo le prime amichevoli precampionato, crediamo sia inutile fargli domande in proposito.
La squadra che ha affrontato l'Avvocatucoli nel precampionato
Detto di questo mercato povero di colpi di scena, e d'altra parte ci siamo abituati a un presidente senza vie di mezzo, vanno registrati altri movimenti sospetti della stagionata ala sinistra, Genovese. Il folkloristico giocatore del Logia, è stato protagonista di altre operazioni di mercato che hanno coinvolto sempre l'F.C. Freedom. È stato un continuo andirivieni di firme su contratti e visite mediche, con risultati mai ufficiali. Non è chiara quale fosse l'intenzione delle società, ma il quasi quarantenne è stato protagonista di altri viaggi in Campania, alla quale si sarebbe affezionato. Quando gli è stato comunicato il suo ultimo passaggio al Logia, Genovese furioso, sarebbe salito sul treno direzione Alessandria, e aperto il finestrino avrebbe inveito contro il presidente Gabie81, e preso dalla collera, avrebbe imbrattato la sua carrozza con offese a caratteri cubitali, rivolte ai campani, rei di non averlo mantenuto sotto contratto. Arrivato a Castagnola, si è reso protagonista di un altro episodio increscioso: presentatosi al don Angelo Bassi con la divisa del Castagnola, ha scordato (forse volutamente, forse no) di togliersi il cappello della precedente società, scatenando le ire di allenatore, compagni e di Franchino che stava controllando lo stato di maturazione delle mele sopra il don Angelo Bassi.
Genovese come Amedeo della Curva Nord/Sud
Un episodio che ricorda l'Amedeo de "L'arbitro il tifoso il calciatore", con la differenza che un contadino castagnolese mena per dodici tifosi di Lazio/Roma. L'Alpino che non ha mai gradito il reinserimento dei vecchi giocatori in rosa, ne ha approfittato per lasciarsi andare ad un altro sfogo: «masolo co e picco! Jen trent'ani cu fa di rutti che a Casgnöa, lü, e qui otri balurdi chi giè fö da che. Al daessa in man a Quilino cug pensa lü.» Sfogo che non lascia spazio ad interpretazioni. Più o meno significa «bisognerebbe ucciderlo a picconate. Sono trent'anni che combina guai a Castagnola, lui con quegli altri balordi che girano qui intorno. Lo darei in mano a Quilino e lo lascerei fare.»
Che dire... Un'altra stagione che inizia col botto, questa volta non di mercato, ma di spogliatoio. E a questo punto non resta che sperare che Borini e Immobile tirino fuori un'altra stagione come la scorsa.