Nasce negli anni ottanta la non ben definita entità del Logia Castagnola, nello sperduto paese dal quale prende il nome, Castagnola appunto. Nome che riceve fin dai suoi primi giorni di vita, prendendo spunto da una nota squadra polacca, il Legia Warszawa. La parola "Legia" (tradotto letteralmente, Legione), viene sostituita con il termine dialettale "Logia", avente ben altro significato: veniva usato infatti dagli allevatori castagnolesi, per indicare la femmina del maiale; la scrofa insomma.
Dal Legia Warszawa prende anche i colori della seconda maglia, che userà con successi alterni nei primi anni '90, mentre dalla Logia, prende tutto il resto. Si tratta infatti di una squadra che non si vergogna di rotolarsi più volte nel fango di cocenti sconfitte e delusioni, ma che anzi, se ne frega e procede testardamente per la sua strada; la squadra rimane un gruppo unito fino ai primi anni 2000. Gioca diversi tornei, e - dopo essere passata per sconfitte tremende, polemiche e sfottò dei paesani, risse con gli avversari, facendo spesso scalpore per il numero dei gol subiti, fornendo materiale per leggende a proposito dei "gollonzi" fatti, e per i modi in cui i giocatori si facevano giustizia fuori dal campo e talvolta addirittura sul campo stesso - trova l'apice della sua gloria intorno ai primi anni 2000, inanellando una serie di successi, talvolta con punteggi roboanti e fornendo prestazioni superlative, anche se mai prive di quelle che sono da sempre le caratteristiche della squadra.
La squadra che dominò il Torneo dei Rioni
Nota è la performance al Torneo dei Rioni di Gremiasco, nel quale si riunivano tutte le rappresentative del comune. Il Logia Castagnola stravince il torneo, liquidando senza difficoltà tutte le avversarie, mostrando un gioco di qualità, dei giocatori di classe, come il centravanti e capitano Dado, il libero Cardone, l'ala Lele, ma anche degli ottimi gregari, come lo stopper e gran corridore Stefanuccio, il terzino-picchiatore Luca di Garbagna, o l'attaccante olandese piantagrane Nicolaas, noto oltre che per aver segnato una caterva di gol da vero opportunista, anche per aver attaccato rissa con quasi tutti i difensori avversari, con scuse a volte assurde, come intervenire in difesa del suo odiato fratello Erik. La leggenda vuole che il Logia Castagnola oltre ad essere la squadra più forte, fosse anche la più odiata, tant'è vero che sempre secondo la leggenda, la finale non fu disputata contro una sola rappresentativa del comune, ma bensì contro l'unione di tutte le altre rappresentative, che fornirono tutti i loro giocatori più validi all'altra finalista. Non ci fu nulla da fare: una manciata di gol a testa per i due attaccanti e il Logia Castagnola vince ancora con Dado si laurea capocannoniere del torneo.
Ha preso tutto dalla Logia dicevo prima. Eh sì, perchè come il maiale viene ucciso nel momento di sua massima forma, così la storia del Logia Castagnola si scioglie come neve al sole nel suo periodo di massima gloria. La squadra non partecipa più a tornei, i giocatori si perdono di vista, e le leggende sul loro conto, sembrano sempre più barzellette, e meno realtà.
Il presidente Forlino appena dopo aver acquisito il marchio del Logia Castagnola
Tutto finito? Ma neanche per sogno! L'ormai stagionato terzino sinistro Lorenzo del Dego, acquista sotto il falso nome di Forlino, il marchio della società coi fanta-Euro di SWoSIT, e nel 2014 iscrive la squadra alla Stagione n°15 in Serie C1. Sistema alla bell'e meglio lo stadio in memoria del buon don Angelo Bassi, che ora ha addirittura una capienza di 88 spettatori se si considera anche quelli che si siedono sotto gli alberi da frutta di Renzo, chiama il buon vecchio Alpino come allenatore (figura mai esistita con la precedente squadra che avrebbe finito per attaccar rissa anche con gli dava consigli per giocare meglio), e prova a buttare in piedi una squadra degna di quella che aveva solcato in tutti i sensi, i campi della provincia negli anni precedenti.
La rosa del Logia Castagnola nella Stagione n°15
La squadra assemblata per la Stagione n° 15 non è granché: il presidente Forlino forse teme che i fanta-Euro di SWoSIT, gli vengano in qualche modo detratti dalla misera busta paga che riceve ogni mese. A parte gli onesti Aquilani e Candreva, e il brillante Fred che raggiunge un discreto numero di reti, gli altri giocatori sono di basso lignaggio e la stagione finisce con una salvezza tranquilla, ma soltanto con un settimo posto su quattordici partecipanti.
Le statistiche della Stagione n°15
Ancora più dura è la Stagione n° 16 in Serie C1: i fanta-Euro promessi dal presidente Forlino ai tifosi castagnolesi probabilmente si perdono nelle sue tasche, perchè se si esclude l'acquisto dello sconosciuto Hugo Almeida che si rivelerà come ottimo bomber, il resto è ben poca cosa.
La rosa del Logia Castagnola nella Stagione n°16
La squadra subisce delle sonore batoste; Fred, reduce dal pessimo mondiale casalingo, passa una stagione difficile, va a rete poche volte, la difesa rinforzata con il solo D'ambrosio e col discreto portiere Consigli, fa acqua da tutte le parti, e nonostante la salvezza rimanga al sicuro, la stagione si conclude con un amaro decimo posto su diciotto squadre partecipanti e una differenza reti pesantissima.
Le statistiche della Stagione n°16
Il Logia Castagnola, stringe gemellaggio con la Hill Valley TT del presidente Kikko, e ottiene due pareggi con l'FC Savorgnano, la squadra di quello che diventerà l’acerrimo nemico dell'Alpino: l'allenatore-giocatore Giovanni Genchi, che comunque, finirà la stagione all'ottavo posto quattro punti avanti al Logia Castagnola.
Dopo la sciagurata Stagione n° 16, un po' per amor proprio, un po' per le pressioni dei castagnolesi, il presidente Forlino decide di mettere finalmente mano al portafoglio: Fred paga la mediocre stagione prima con l'esclusione dai titolari, poi con la cessione in prestito (a far panchina in Serie A, nello SWoS Reborn FC), arriva Alessandro Diamanti per fare da spalla ad Hugo Almeida. Per il centrocampo arrivano due pezzi pregiati: Florenzi e Biabiany, mentre in difesa il nuovo terzino destro sarà Darmian.
La rosa del Logia Castagnola nella Stagione n°17
I risultati si vedono subito: la difesa è molto ben protetta dal centrocampo, la coppia d'attacco funziona a meraviglia, supportata anche dalle incursioni di Biabiany, e la squadra vola. Segna a raffica, e anche gol di pregevole fattura come quello di Diamanti nel 5-2 contro l’FC Oeuf. Rimane per lunghi tratti di stagione al secondo posto, e solo un cedimento nel finale, la fa scendere al quinto, a pochi punti dalla promozione in Serie B, a pari punti con la gemellata Hill Valley TT con la quale però ha vinto entrambi gli scontri diretti e della quale ha una migliore differenza reti.
Le statistiche della Stagione n°17
Memorabile la partita d'andata contro i nemici giurati dell'FC Savorgnano: nonostante un discreto primo tempo, il Logia Castagnola è sotto 3-1. L'Alpino sprona i giocatori nello spogliatoio, li convince della loro superiorità, e grazie a una prestazione maiuscola di Aquilani sia in fase di interdizione, sia in fase di smistamento del pallone, la squadra domina nel secondo tempo. Gol di Almeida, pareggio di Diamanti, e a pochi minuti dalla fine, ancora Almeida approfitta di uno svarione della difesa, e dà la vittoria ai piemontesi.
Staginone n° 18, le casse della squadra sono meno fiorenti della stagione precedente, ma ormai il Forlino è esaltato come un bambino con il Tango nuovo di fiamma. Il livello della Serie C1 è sensibilmente aumentato con la promozione dalla C2 di due grandi squadre: l’Urawa Rossy e il Brutal Deluxe, ma nonostante le casse, il presidente si butta a testa bassa nel mercato affiancato dal suo braccio destro: l'Alpino. Con lui concorda una piccola rivoluzione a centrocampo: Candreva viene spostato nel suo ruolo naturale di esterno destro, consentendo la cessione del pur ottimo Biabiany. Anche Fred, di rientro dal prestito, viene ceduto a titolo definitivo, e con lui la bandiera Acerbi. La rinuncia più dolorosa, è quella al miglior giocatore dell'ultima stagione, quell'Hugo Almeida, terrore delle difese della Serie C1. Dopo le molte lusinghe, viene ceduto in prestito in Serie A, allo SWoS Reborn FC come Fred prima di lui. Salutato dall'affetto dei tifosi castagnolesi, che nel ringraziarlo, gli mandano un grosso abbraccio e un arrivederci alla prossima stagione.
La rosa del Logia Castagnola nella Stagione n°18
I sacrifici non sono vani e gli acquisti sono di ottimo livello: il francese Olivier Giroud, poderoso centravanti della nazionale transalpina è il fiore all'occhiello, ma anche il difensore Ogbonna va a rinforzare il reparto che aveva bisogno di un giocatore con una marcia in più. Lodi affiancherà Aquilani in un centrocampo di qualità. Il capitano continuerà ad essere Bovo, in quanto titolare, ma la grande novità, è che vengono ceduti tre sconosciuti panchinari che erano del Logia dalla Stagione n° 15, per far spazio ai tre più meritevoli giocatori del vecchio Logia Castagnola: capitan Dado, Lele e Cardone. La popolazione non ne è certo entusiasta, c'è molto pregiudizio nei confronti dei tre, gira voce che il Quili aspetti in strada ogni giorno il presidente, che reduce da precedenti esperienze, usa scorciatoie e stradine di campagna per evitarlo.
Il Logia Castagnola in un'amichevole prestagionale
Dopo aver preso visione del suo parco giocatori, ed aver disputato le prime amichevoli prestagionali, l'Alpino si lascia andare alle seguenti dichiarazioni:
«A creddo ed vaighe a dispusision di brov fiö. E campiunato a nel veinsumma mia, con Retri e Kanu a perdmo ed sicüo, in B u sarà dificcile, me a peinso che a farumma cmè l'an pasò, forsi un pó mejo. Ma con Savorgnano..! Che sunada cag dumma! L'ünica róba l'è che l'oter dì, 'ariv'a e cam' da balon, i gh'en: qué scapadacà'd Versé, e nudo'd Primina e qué perdabale dé fiö da petnea dé Muën. Am s'è scüiga a vista... Jen trent'ani chi s-ciapa sü tütto a Casgnöa, i n'jen moi stach bon ed sügò a e balon! 's pö mia, 's pö mia..! Sa vöt fò, jen amisi de fiö'd Mariuccia du Dego, l'è lü clà cató a squodra...»
Portato all'italiano per i meno dotti, sta più o meno a significare :
«Io credo di avere a disposizione una rosa competitiva, che ha lo 0% di possibilità di vincere il campionato, lo 0% di fare sei punti con Urawa Rossy e Brutal Deluxe, lo 0 % di fare un punto con Urawa Rossy e Brutal Deluxe, il 5% di salire in Serie B, l'80% di mantenere la categoria, il 15% di retrocedere, e 100% di fare sei punti contro l'FC Savorgnano. L'unico screzio, se così si può chiamare, che c'è stato col presidente, è stato per via dei vecchi calciatori del Logia Castagnola che sono stati reintegrati. Avrei preferito avere dei professionisti, ma d'altra parte la squadra è del presidente...» Parole forti...
Da qui in avanti sarà cronaca.